venerdì 7 agosto 2015

Vice


Avete mai desiderato qualcosa che è fuori dalla vostra portata, un'esperienza che non potreste mai fare nella vita reale? Immaginate un luogo dove non ci sono leggi, senza regole, nessuna conseguenza, dove gli unici limiti sono quelli della vostra immaginazione. Benvenuti a Vice, una realtà migliore. Un mondo di infinite possibilità, un paradiso utopico, dove potete avere o fare tutto quello che volete. Julian Michaels (Bruce Willis)

Mi ero creata numerose aspettative riguardo questo film. Sarà che Bruce Willis ha sempre soggettivamente incarnato lo stereotipo del bravo attore, ad occhi chiusi mi sono semplicemente affidata all'istinto e a due righe di trama lette in internet al volo! E ho fatto male, dato che ne sono rimasta ampiamente delusa.
Vice è un film di fantascienza del 2015, diretto da Brian A. Miller, interpretato da Bruce Willis, Thomas Jane e Ambyr Childers e distribuito da Lionsgate. Ma vediamo la trama.
Vice ("Vizio") è un resort nel quale è possibile, dietro lauto pagamento, vivere ogni qualsivoglia esperienza portata all'estremo e comprendente anche l'assassinio come ultima azione concessa. C'è quindi chi cerca solo del sesso, così come c'è lo stupratore che paga per picchiare e violentare donne, c'è chi vuol giocare ad impersonare uno spietato ladro di banche pronto a fare una carneficina di chiunque gli capiti a tiro e c'è lo strafottente riccone che si diverte a togliere la vita delle donne che lo rifiutano. In questo resort è possibile farlo perché coloro che pagano per queste esperienze sono circondati in realtà da androidi umanizzati, gli Artificials. Queste "macchine" hanno in tutto e per tutto sembianze umane e per l'intero periodo in cui svolgono il loro ruolo riescono anche a provare emozioni reali. Naturalmente commettere reati su di loro non ha effetti sul mondo reale, non si può venir perseguiti per avere ucciso un androide, quindi chiunque voglia fare questa esperienza non fa altro che prenotare un posto al resort Vice.

Roy, interpretato da Thomas Jane, è un poliziotto che non vede di buon occhio questo luogo di perdizione, perché sostiene che venire a contatto con questa brutalità per un essere umano che non ne ha mai commessa, non fa altro che sviluppare violenza anche quando si ritornerà nel mondo reale.
Kelly, interpretata da Ambyr Childers, è invece un'Artificial che a seguito di un bug scatenato dall'ultimo suo molestatore, non verrà completamente resettata e tornerà a ricordare tutta la violenza subita come androide. Riuscirà a scappare dalla struttura, entrando nel mondo reale e venendo a conoscenza della propria situazione "non umana".
Julian Michaels, interpretato da Bruce Willis, è direttore e proprietario del resort Vice e cercherà in tutti modi, leali e non, di catturare Kelly per impedire che la stessa possa mettere in pericolo la struttura. Contemporaneamente terrà gli occhi puntati su Roy per impedirgli di arrivare per primo alla ragazza.
Gli intrecci sono superficiali, complessivamente la trama si perde in una nuvola di fumo. Willis non è convincente, gli altri due attori protagonisti non hanno il carisma che meriterebbero i soggetti descritti. Ho trovato questo film pesante e banale, con un enorme potenziale iniziale, persosi facilmente nel grigiore dell'ambientazione e nelle intenzioni sbagliate di tutti i personaggi. L'epilogo è di una banalità sconvolgente che non spiega, non termina, non sazia. Ho fatto fatica a rimanere sveglia, nonostante le numerose scene d'azione forzata. E questo dovrebbe lasciare intendere l'intero mio pensiero a riguardo.
Peccato, speravo in una serata piacevole e invece...

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